mercoledì 20 giugno 2007

Gianluca












"L'Australia e' fatta d'incontri e d'abbandoni".
(Gianluca Franceschini)

Gianluca e' gito via. Ora stara' per un mese e mezzo dall'altra parte dell'isola, in Western Australia, a Margaret River, poco al di sotto di Perth, a fare Grape Pruning. Ovvero lavorera' in una Vinyard, potera' i filari e dara' una mano alla gestione della fattoria vinicola. Margaret River dicono sia un posto d'incanto. Una culla di terra verde e alberata distesa al sole che ospita un fiume e fattorie di legno qua e la', prima di affacciarsi sul mare. E' la stessa esperienza che avrei fatto se non mi avessero preso in pubblicita' qui a Sydney. Ma niente e' escluso. Mi interesserebbe moltissimo. Forse quando andro' a vedere la Nuova Zelanda ci faro' un pensierino. O forse andro' a Margaret River piu' in la'.
Quanto a Gianlu, ho trovato veramente una bella persona. Ci siamo incontrati tramite Federico, the hairdresser, che adesso e' tornato in Italia. Siamo stati roommates per tre mesi, e abbiamo avuto modo di conoscerci abbastanza bene. E' un ragazzo schietto, genuino, sempre col sorriso sulle labbra. Un po' indeciso a volte, confuso, attruppone, con la testa fra le nuvole eppure, di quante gliene capitano, riesce sempre a cavarsela alla grande. Mi ha colpito. E' generoso, tanto, ed ha una sensibilita' notevole. E' venuto anche lui in Australia per mettersi alla prova. Ha mollato il locale che dirigeva a Roma ed e' partito. Sembra che buona parte dei ragazzi che vengono fino qui lo fanno per scelta radicale, drastica, di messa alla prova di se'. Voleva mettersi in discussione totale anche lui. Credo che ce l'abbia fatta a vincere. Mi ha stupito soprattutto per la costanza, la forza di volonta', la determinazione nel voler vedere curiosamente il mondo. Occhi vispi, sempre sull'onda, non si e' perso una conoscenza, non si e' perso una serata, un incontro, un attimo, un'occasione. Sembrava un aspirapolvere sociale. Ed e' stato importante per me osservarlo e viverlo. Una spontaneita' che a volte varcava i limiti ma che era sempre e comunque fresca, mai inopportuna. Ho imparato molto da questo suo approccio alla vita. Siamo simili, ma quando io mi chiudo non ce n'e' per nessuno. E invece lui mi ha insegnato a "restare sempre aperto" anche quando soffrivo e stavo male. Sempre "on air", sempre acceso e pronto a captare o aspirare tutto cio' che e' intorno.
E poi lo ammiro per il rapporto che ha con Rosa. La sua ragazza. Stanno insieme da tanti anni. E questa santa (Santa Rosa. Innamorata fresca a pezzettoni.) lo sopporta e lo aspetta dopo ogni suo viaggio. E' stato in America per mesi, ha fatto altri viaggi, ora e' venuto in Australia per un anno. La rivedra' ad Agosto (beato lui), faranno un viaggio insieme e poi, lui dice che vuole ripartire da solo. Ma secondo me o resta o riparte con lei. Cmq e' meraviglioso vederli parlare su msn o in video-chat. L'amore va oltre qualsiasi distanza di tempo e di spazio. Lottano in due per una promessa. In due. Lui ha voglia di vedere il mondo, scoprirlo, girarlo, ha l'animo avventuriero di Johnatan Livingstone. Lei, a quanto ho avuto modo di capire, crede profondamente in una famiglia con lui. E cosi', si amano. Con le loro regole, i loro tempi, i loro distacchi e i loro momenti vicini. Ma non e' meraviglioso? Un amore cosi' grande che lascia la liberta' di essere liberamente cio' che si e', pur soffrendo e sopportando lunghi periodi divisi? Io credo che sia una grandissima dimostrazione di amore. L'amore che io amo, l'amore spontaneamente altruistico per il bene dell'altro. Anche se in questo caso e' piu' per il bene di lui. Ho vissuto solo marginalmente la loro storia, ma e' bastato per capire la sua forza. Lui e' un ragazzo che ha scelto di diventare un uomo e che si sta affrontando nel suo viaggio. Lei e' una ragazza, ormai donna, che lo ha capito e che gli e' vicino, forte, in attesa dell'uomo che tornera' da lei. Non c'e' distanza, non c'e' debolezza, non c'e' uomo, non c'e' donna, non c'e' storia, per chi si ama davvero. E sono felice per loro. Certo, quest'altro pazzo dovra' finirla di girare prima o poi. Oppure gireranno insieme, chi lo sa. Glielo auguro.
Sta di fatto che adesso che e' partito, mi ha lasciato da solo con 6 korean pistols dentro casa. Sono rimasto l'unico non koreano nell'appartamento. Sto imparando la loro lingua, gli ideogrammi e sto apprezzando la loro cucina. Se torno con gli occhi a mandorla, prendetevela con Gianluca.
Jal ga, anyho! (Buona giornata a tutti, ciao!).

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