lunedì 5 novembre 2007
Rigatoni alla pajettes
Ecco trovato un senso per il post sul numero 20. Una premonizione.
Sabato sera, tu guarda il destino, sono stato ad un birthday party. Bene, e dov'e' il senso? Il senso e' che la festa era in tema "Anni 20". Lustrini, cotillons, strass, camerlenghi. Ragazzi vestiti da gangsters, scagnozzi, contrabbandieri, gentiluomini. Ragazze con capelli laccati, schiacciati e arrotondati sulla nuca, cappelli di piume sfavillanti, vestitini pieni di luccichii, trucco leggero ma nero forte sugli occhi, qualche neo sopra le labbra. Che meraviglia vintage. Mancavano i grammofoni e un Fred Buscaglione con "Ma eri piccola, piccola...cosi'! ". Questa musica mi ricorda sempre quando da bambino feci uno spettacolino a Montecampione (eravamo in settimana bianca, ed e' stata l'unica volta in cui mi sono aggregato all'odiato Mini-Club in vita mia) e interpretai uno degli scagnozzi di Al Capone, con il mitra di polistirolo, tutto pettinato, giacchetta gessata, occhio marpione, passo sicuro e dinoccolato, e questa musica ad accompagnare la storia. Che tipetto.
Tornando alla festa, mi e' sembrato di essere davvero in una serata di gala di quegli anni. Va bene che fosse un party a tema, ma tutti gli invitati hanno partecipato onorando a pieno i costumi. Non mi aspettavo un tale coinvolgimento da parte australiana. Presto pero' ne ho capito il motivo. Non erano australiani.
Ci siamo trovati (avevo portato con me anche il prode solfrins) ad una festa "Half & Mezza", ovvero con persone di origini Italo-Australiane. Come la stessa festeggiata. E come grandissima parte di coloro che vivono qui in Australia, specialmente a Sydney e a Melbourne. E' frequentissimo incontrare persone che hanno una duplice origine, mamma italiana (o greca) e papa' australiano, oppure il contrario. Gli Australiani purosangue, di origine britannica both sides, sono sempre piu' rari. E' un miscuglio di razze dove il ceppo AustrItaliano la fa' da padrone insieme a quello AustraloGreco (basti pensare che a Melbourne le comunita' italiana e greca sono le piu' grandi al mondo, al di la' dei loro Stati d'origine).
Per tutta la sera abbiamo parlato piu' italiano che inglese. Certo, un italiano simpaticamente approssimato. E' cosi' piacevole vedere questi ragazzi, ma soprattutto ragazze, venire li a presentarsi e a chiedere dell'Italia, da dove vieni, quante volte ci sono stati, dove e cosa hanno visitato, come e perche' i loro nonni sono venuti qui. E poi le ragazze che si sforzano di pronunciare qualche parola, il modo che hanno di farlo, le tenerezza nel suono inglesizzato di un "Ciao, come sta? Bene grazie" (molto spesso sanno solo questo o poco altro...) e' una cosa che mi fa' impazzire. Ed e' di una sensualita' unica. Parlando e' uscit0 fuori che gran parte di loro hanno famiglie di origine siciliana, o calabrese, a volte napoletana, pochi del nord. Nonni che 60 anni fa hanno preso armi e bagagli e dai paesini che potevano ben poco offrire alle loro vite si sono imbarcati su una nave per una viaggio di mesi, fino a raggiungere questi lidi. Che palle! (nel senso non di che noia, ma di forza d'animo...certo anche di che noia un po', 4 mesi in nave, su quelle stive cosi' old-school).
Fra si e' vestito da bootlegger di lusso, camicia scura, cravattino purpureo, cappello nero da gangster con nastro di raso perimetrale.
Io invece mi sono conciato da WOG.
W.O.G e' un acronimo che sta per Western Oriental Gentlemen ed e' l'appellativo con cui venivano chiamati, in accezione dispregiativa, gli immigrati Italiani, Greci, Libanesi e Maltesi qui in Australia. Era ovviamente un termine razziale, creato dagli Australiani di origine inglese per distinguersi e ghettizzare gli 'Australiani' di origine sud-est europea.
Oggi non e' piu' in uso, ma viene lo stesso utilizzato per scherzi, battute, o per definire i ragazzi Libanesi (di cui certe aree di Sydney sono piene) che vanno in giro con pettinature e rasature improbabili, capezze d'oro al collo, gomito sporgente, a bordo di macchine alla Fast&Furious con i loro cugini (tutti maschi) dentro e la musica appalla. Questo per attirare l'attenzione (e' l'unico modo che hanno per cercare sociabilita') ma prettamente per agganciare l'ammirata ammirazione di qualche pollastrella per bene, seria, carina ed educata.
Non mi sono vestito da libanese coatto.
Ma da italiano emigrante. Con tanto di camicietta semplice e cravattina naif, giacchettina da cancamininspazzacamin, pantalone un po' largo, scarpotte e, immancabile, scoppoletta a dare il tocco d'autenticita'. Un po' come quando sono partito davvero a Marzo per venire qui. Posso dire che mi sono vestito da me stesso.
E posso dire che abbiamo avuto successo. Sara' l'aria da italian stallions, sara' la romanita' solare che sprizza, sara' che si vedeva che eravamo "italiani", ma e' stato un via vai di ragazze che venivano a parlare e a presentarsi. Nun ce volevamo crede. Il paradiso, anni 20.
Peccato che molte poi dicevano "Ah, sai anche il mio ragazzo ha origini italiane! Ora che arriva te lo presento...". Il brutto, oltre al ragazzo, era che queste erano bellissime. Io mi stavo sentendo male dalla vista, Fra era contento come un ragazzino. Ma come e' possibile una densita' cosi' alta di belle figliuole in un posto solo. Accessibili, agganciabili, colloquiabili (che e' la cosa principale, anche se ho scoperto non essere poi cosi' principale qui). In Italia ce ne avremo anche di piu' belle, ma sono irragiungibili, se la tirano a bestia. Queste sono semplici, ti vengono a parlare loro. Belle, rese ancora piu' belle dagli abiti vintage. Quanto risalta la bellezza di certe ragazze quando sono truccate e vestite come all'epoca.
Sembrano ancora piu' preziose.
Tre ci hanno agganciato che gia' sapevano i nostri nomi. Peccato che erano tre buste della Sma. Il brutto, dicevo, e' che molte di queste big potatoes stavano con gli "uomini di origine italiana", che erano degli scandali. Scaldabagni puri. Ciccioni, con la faccia da sudici marpioni, proprio il classico malvivente paraculo italiano che c'ha la bella donna vicino. E loro erano tutte contente. Ma dai! Ma perche'? Non e' giusto! E' innaturale! E' stonato vedere coppie cosi'. Ci veniva da piangere. Fa male sapere degli angeli in mano a viscidi, spelati, traffichini, magnoni, uomini di origine italiana. Che poi ci dovevamo parlare io e Fra con questi! Le ragazze ci avvicinavano, parlavano carine in stentato italiano con noi e poi ci lasciavano a chiacchierare co sti WOGS del c....! Scorbutici tra l'altro. Tutti quelli che ci hanno presentato non sono stati gentili (solo uno e' stato simpaticissimo, ma sempre ciccionissimo e con la moglie che era la piu' bona della festa). Ti salutano guardandoti dall'alto verso il basso, alla "Io so mejo de te", e con lo sguardo a meta' (pure lo sguardo, oltre l'origine, WOG che non sei altro!) tra il disprezzo, perche' hai invaso il loro territorio, e l'invidia perche' tu sei Italiano purosangue.
E' stata cmq una serata da ricordare. Na' pastasciuttata anni venti.
E abbiamo appreso anche una grande lezione: Qui bisogna giocarsi a tutto spiano l'Italianita'.
Mi chiedo anche se debba diventare un viscido ciccione.
Mi rispondo subito: NO.
Queste barbie senz'anima devono trottare molto prima di avere il cuore (il corpo non c'e' problema) di un italiano purosangue. Saranno pure splendide, saranno pure perfette, ma sono un po' vuote, empty angels. Purtroppo spesso accade che "dopo 10 minuti, aborigena, io e te, ma che se dovemo da di?!?!?!". Per spogliarle fuori, ti devi spogliare tu dentro. E per me non funziona cosi', fin da quando ero un piccolo scagnozzo di Al Capone.
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5 commenti:
Bello bello bello!!!! Che ce troveranno poi ste gnoccolone con sti ciccioni me chiedo io!!!! Non sei il primo che sento dirlo, si vedono spesso in giro coppie così, mentalità diverse... bah, contente loro... :)) Bello cmq, ribadisco, nn ho mai avuto il piacere di partecipare a una festa del genere e sinceramente la serata mi incuriosisce nn poco! Bella Siso, sempre a manetta!!!
A presto, ciaozzzz
Siso, ti paghiamo! Basta che ritrovi e pubblichi la tuo foto in cui sei vestito da scagnozzo..
Magari! La vorrei tanto anche io! Devo chiedere a mamma. Mamma che ce l'hai la foto di quando ero un piccolo scagnozzo? Sono sicuro che c'e'. Mmmammmmma, minghia cierte cose non puozzono schombarire, chapisthi maaaammmmma?! Attrimendi qua un casino ci faccio, aaaaaaaa.
E se nnonn mi rrrrishpondi chiamo a mio fratello. E ji faro' un'offetta che non potrha' rifiuthare!
La foto l'abbiamo trovata... domani te la invio!!!
Ma che davvero????? Troppo bello! Non vedo l'ora di rivederla... :)))
Grazie
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