giovedì 31 gennaio 2008

Elatan & Onnadopac

D'estate, al caldo, in un Paese che non festeggia il Natale se non nella minoranza cristiana.
Senza albero, senza presepe, senza neve, senza freddo, senza parenti, senza la pasta al tonno di mamma, senza i carciofi fritti de Zia Giulietta, senza le alicette de Zia Giovanna, senza l'abbacchio de Zia Fiorella! Senza tombola, perlino, bestia, las vegas, senza i monologhi di nonno. E' stata dura (come disse l'amico mio stitico). Eppure, è andata alla grande. Ste feste all'arovescia mi sono piaciute. Devo ammettere che non ho sentito così forte la mancanza della tradizione, ma forse solo perché non avevo riferimenti natalizi che mi riconducessero a casa.

Il regalo più bello è stato l'arrivo di mia cugina Elisa.




Un po' come avere parte della famiglia qui con me. La parte più rompicoglioni. Ciao Eli! :)
Mi è venuta a trovare per le Feste. E' rimasta con me una settimana a Sydney, poi ha visitato Melbourne e alla fine è tornata a Milano.
Durante il suo soggiorno Sydneyano praticamente ho rifatto il turista anch'io. L'ho portata ovunque. Mi ha fatto piacere ripercorrere gli stessi posti che vidi quando arrivai qui tanti mesi fa. L'Opera House, l'Harbour Bridge, i Royal Bothanic Gardens, Manly, le Blue Mountains.










Al di là delle ripercorrenze ciò che mi ha sopreso sono state le ricorrenze. Capodanno a Sydney è una sensazione unica, come la Coca Cola. L'abbiamo passato per strada, tra migliaia di persone. Siamo usciti il pomeriggio e, una volta trovata la piazzola con vista sull'Opera House e l'Harbour Bridge, ci siamo appantofolati in attesa dei fuochi.
Qui i fuochi li fanno due volte nella stessa sera. La prima mandata è alle 9, per i bambini e le famiglie. Un modo sano e onesto per dire "ecco, così se li levamo dalle palle subito e poi je damo giù a beve ai botti successivi". E invece, sorpresa delle sorprese, non si poteva bere. Non c'era una, dico una, bottiglia che non fosse acqua. Surreale. Anzi, surrenale direi. Pe mbriacatte coll'acqua ce ne vuole. Cmq, quando siamo arrivati alla seconda tranche, cioè i botti della mezzanotte, è stato da brividi. Il ponte sembrava esplodere di luce. Non c'era un centimetro libero per le strade, solo un marasma tranquillo di persone. Si, tranquillo. Mi ha fatto strano infatti. A confronto Napoli a capodanno pare Sarajevo.
Con noi si è unita anche una amica di Isabella, la ragazza di Firenze di cui ho già accennanto abbondantemente (ma se a-bon-dante-mente, a berlino boccaccio dice la verità?).
Era arrivata a Sydney, Benedetta. No, non benedetta prima di arrivare a Sydney, Benedetta è il nome della ragazza. Si è aggregata a noi per i fuochi e poi, finita la festa gabbato lo santo, siamo andati a casa di amici miei a farci due salti e quattro risate. In tutto, sei tra salti e risate.






Poi c'è stato il giorno della gita in barca! Momenti mi dimenticavo. Andare in barca per le baje di Sydney in piena estate, ovvero il 30 Dicembre, mi ha fatto provare un'emozione che non capite se non la vivete. Tra l'altro ad un certo punto ci siamo fermati in una bajetta. L'acqua bassa e scura, natura incontaminata intorno, rumori di animali improbabili, io che mi tuffo e poi guado fino a riva, dove mi incastro in una ragnatela che se non l'aveva fatta l'uomo ragno poco ci mancava. In quell'esatto momento mi sono sentito Crocodile Dundee, oltre che cagarmi addosso per paura del ragno. Va bene tutto, ma con il ragno dopo il bagno, io che cosa ci guadagno? Tanto non è che me lo magno, tutt'al più poi vado al bagno.




Ah, come non ricordare poi la splendida mangiata ai Fish Markets, dove ci hanno addirittura scambiati per marito e moglie. E la gita agli orti botanici, dove Elisa ha conosciuto Batman e Robin. Le ho presentato qualche pipistrello australiano. Ci hanno invitato a bere qualcosa, ma abbiamo declinato. Tra l'altro mi è sorta una riflessione: ma se i pipistrelli nell'emisfero boreale dormono a testa in giù, perché qui nell'emisfero australe non dormono a testa in sù? E' assurdo, quante cose strane ci sono in Australia. A partire dal Natale.

Di certo, quest'anno ho passato le Feste in modo davvero diverso. Ciao sorciniiiiiiiiiiiiiiii! Batman dove sei tesoro? Baaaaaateeemaaaaaaan? Mi serve aiuto! Da solo non ce la faccio, c'è una bomba a Perticano!

1 commento:

Unknown ha detto...

CIAO SISO,
invece a noi sei mancato e tanto, Emanuele, la notte di natale ha letto una lettera a tutta la famiglia, eravamo 27, che ha commosso tutti noi.
Ci ha preso di sorpresa non cel'aspettavamo: Pensa quanto puoi mancare a lui.
Fortunatamente c'è Mirko che gli sta tanto vicino. E' un grande ragazzo. Tutti noi gli vogliamo tanto bene.Ormai è di casa.

Un grande bacio
CON ANMORE MAMMA