mercoledì 30 maggio 2007

Oggi e' un bel giorno.

Sono felice per questa splendida, ulteriore, soddisfazione.
Sono felice per me, per Anna, per Alessandro, per la mia (ex)-Agenzia e per il WWF.
E' uno spot in cui ho sempre creduto. E vedere che le giurie, tecnica e popolare, lo hanno apprezzato e hanno riconosciuto il valore del messaggio, mi riempie di gioia e anche un po' di orgoglio.
Lo spot e' arrivato secondo al Gran Prix di Pubblicita' Italia. Podio d'onore, che fa onore.
Ed ha vinto nella categoria "Qualita' della vita".

Insomma, dopo la shortlist allo "Young Guns Award" qui a Sydney, altri due riconoscimenti in patria. Un po' me sento un friccico ner core.
Ma piu' che per i premi, per i quali sono ovviamente contento, cio' che mi fa piacere e' il fatto che il messaggio sia passato. Quello che volevamo dire e' arrivato ed e' stato condiviso e apprezzato dalla gente. E' questo, almeno per me, il vero premio. Arrivare al cuore delle persone, scuoterle, aprire le coscienze, farle riflettere. Certo, la pubblicita' non salva le vite ne' puo' modificare i comportamenti, ma sicuramente ha la forza di smuovere gli atteggiamenti. Di svegliare dai torpori, di dare quella scarica al cervello che, si spera, poi potra' determinare cambiamenti anche nelle azioni. Io credo fortemente nell' energia positiva della comunicazione sociale. E ho creduto fortemente nel valore di questo messaggio da parte del WWF.
A questo punto pero', in totale onesta', devo ammetterlo. Un po' spero che ci credano anche i giurati del New York Festival e di Cannes. heheheh. ;-)))

Ecco l'articolo, da Pubblicita' Italia del 29 Maggio 2007:

Il Grand Prix a Birra Moretti Zero per lo spot ‘Divano’ di AT.

Lo spot ‘Divano’ per Birra Moretti (Heineken Italia) si è aggiudicato la ventesima edizione del Grand Prix di Pubblicità Italia per le migliori strategie di marca. La creatività porta la firma dell’agenzia Armando Testa (direzione creativa di Michele Mariani) ed è stato prodotto da FilmMaster.


[29/05/2007 - 11.30]
Il vincitore è stato proclamato ieri sera al Teatro Manzoni di Milano al termine della serata condotta, come da tradizione, da Piero Chiambretti. La campagna vincitrice entra anche di diritto nella short list del New York festivals, con cui il Grand Prix di Pubblicità Italia è in collegamento da oltre 10 anni. A decidere il vincitore è stato il pubblico in sala che, munito di telecomando, ha votato i 23 finalisti selezionati da una giuria di esperti. Al vincitore del Grand Prix è stato anche assegnato il premio ‘Follower/Intraprendente’. Al secondo posto nella classifica finale c’è lo spot ‘Dream’ per WWF Italia, agenzia Y&R Roma (direzione creativa Alessandro Canale), cdp The Family. Lo spot ha vinto anche la categoria ‘La qualità della vita’. Infine, al terzo posto si è qualificato lo spot ‘Campioni’ per Fiat Ducato, agenzia Leo Burnett Torino (direzione creativa Paolo De Matteis e Riccardo Robiglio), cdp Movie Magic International, vincitore anche nella categoria ‘Leader/Evergreen’. Nel corso della serata sono stati attribuiti diversi premi di categoria:‘Leader/Flessibile’ a Fiat Bravo, agenzia STV, cdp The Family; ‘Leader/Outsider’ a ‘Re-styling’ per Lancia New Ipsilon, agenzia Armando Testa Torino, cdp La Casa Film; ‘Leader/Sottosforzo’ a ‘La Visita’ per La Grande Enciclopedia Medica del Gruppo Editoriale L’Espresso, agenzia Lowe Pirella di Roma, cdp FilmMaster sede Roma; ‘Follower/Sorpresa’ a CO.GE.DI per Uliveto e Rocchetta, creatività interna, cdp Movie Magic International; ‘Il Numero Uno/Forza Tranquilla’ per ‘Affittasi/Cercasi’ di Ikea, agenzia Publicis, cdp Movie Magic International; ‘Inseguitore/Assaltatore’ per ‘Pop Musical’ di Pompea, agenzia Selection, cdp Alto Verbano; ‘La Sorpresa’ a ‘Tandem Free’ per Tiscali, agenzia Hi!, cdp Tedeschi Film e Hi! Production e a ‘Scacchi’ per Wind Family Pack di Wind, con creatività interna con la collaborazione di Aldo, Giovanni e Giacomo, cdp Movie Magic International; ‘L’Intraprendente’ a 89.24.24 per PagineGialle di Seat Pagine Gialle, agenzia STV, cdp Indiana Production e a ‘Lei lavora in Unicredit Banca’ per Unicredit Banca, agenzia Y&R Italia, cdp N.C.N. Nuovo Cinema Navigli; ‘Un giro avanti’ a ‘Banner Rana’ per SKY HD di SKY Italia, agenzia FullSix; ‘Marcamento stretto’ a ‘Happy No Limit’ per Infostrada di Wind Telecomunicazioni, creatività di Vincenzo Gasbarro, Francesco Bozzi e Alberto Di Risio, cdp Movie Magic International; ‘Il sostegno alla vendita B to B’ a ‘Trasmette Energia’ per Terna, agenzia D’Alv Bbdo; ‘Innovazione/L’apripista’ a ‘Click here to cancel’ per il Bodygroom depilatore da uomo di Philips, agenzia Belove the Line; ‘La qualità della vita’ a ‘Gun’ per Save the Children, agenzia Roncaglia & Wijkander; ‘L’ombrello istituzionale’ a ‘L’energia va oltre quello che vediamo’ per Enel, agenzia: Saatchi & Saatchi Roma, cdp (h) Films e a ‘Goccia’ per Agip BluDiesel di Eni/Agip, agenzia TBWA\Italia, cdp Fargo Film; ‘La prima volta’ a ‘La dolcezza nasce dalla terra’ per Asti Spumante di Consorzio per la tutela dell’Asti, agenzia Red Cell, cdp FilmMaster; ‘Più a meno: il Low Budget’ a ‘I consumatori hanno cambiato gusto’ per MPR; ‘La Nicchia’ a ‘Mission Zero’ per Pirelli Pzero di Pirelli, agenzia Leo Burnett Milano, cdp The Family e Indipendent Media (Usa). Il premio speciale della giuria del New York Festivals è andato ex aequo agli spot ‘Dream’ del WWF e al film ‘L’energia va oltre quello che vediamo’ di Enel.

Sisothappy today. :-)

P.S.
Poco fa ci hanno passato anche il brief per realizzare un nuovo spot per Whiskas.
Non bastavano gli essere umani, ce tocca fa contenti pure i gatti.
Miiiiiiiiiiiiicio-micio-micio-micio-micio..!
Spero non mi facciano assaggiare la felina scatoletta per "immedesimarmi meglio nel concept".
A pensarci bene pero', sarebbe sicuramente piu' buona della Vegemite. Quasi quasi...



Miaoooooo...!
Supertelegattoneeeeeeeeee!
Sono il gatto sul tetto che ascoltaaaaaa...
tutto come fosseeeeee.....
la prima voltaaaaaaaaaaaa!
Con i baffi all'insu'uuuu - uuu - uuu - uh'!
Gli occhi piu' blu-blu-blu-blu-blu-blu-blu-blu-blu'....di Paul Newmaaaaan!
A Superclassifica Show c'eeeeeee'....Maurizio Saimandiiiiiiiiiii!

martedì 29 maggio 2007

Snow Worries.

Ma allora non sono solo! Mi capiscono anche qui!
Lo ammetto, non e' mia.
E' l'annuncio di una compagnia di pullman che offre il trasporto alle Snowy Mountains (dove si scia qui vicino Sydney) a costi molto bassi.
L'ho letta stamattina e mi sono sentito un po' a casa. Finalmente qualcuno che tira fuori qualcosa di intelligentemente stupido, degno del sisotto piu' in forma.

So, SNOW WORRIES Mates! hahahahaha!

Altra nota di colore del giorno.

Per la prima volta, stamattina, ho ascoltato il gruppo "Dave Matthews Band". Consiglio vivamente di porgergli l'orecchio.
Con le cuffie, dalla finestra del mio studiolo creativo, guardavo gli alberi verdi al sole. Un cielo limpido al di sopra dei passi calmi delle persone lungo la strada. Anche un martedi' mattina puoi avere senso. Che calore che trasmette guardare una parte di mondo da una finestra, e sognarne il resto. Farsi domande che si perdono lievi nell'ascolto e nello sguardo di un minuto colto da una nota. Che come un tasto nel piano forte della mente, ha aperto canzoni di pensieri. Quei pensieri leggeri, che prendono subito il volo, senza fermarsi ad appesantire i respiri. Pensieri che mentre sorridi lasci che escano carichi di vibrazioni. Come aquiloni spinti dal vento che hai dentro. Per raggiungere forse niente, o forse i pensieri, di chi li respirera'.

domenica 27 maggio 2007

Siso News


Sigla

Pa-ppappà-pa-ra-pàaaa
Pa-ppà-pa-ra-pà
aaa
Pa-pàaaaaaaaaa


Buonasera e benvenuti alla nuova edizione delle Siso News.
Ottima settimana per il Sisotto in the Ozy Country.
Tante le novità. Ma ecco gli aggiornamenti dal nostro inviato, che sono sempre io (aho sì, me la canto e me la sono, n'se po?!) :


SPORT

Giovedì il sisotto ha giocato a pallone sul tetto di un palazzo. Calcetto stellare.
"E' stato quasi impossibile prestare attenzione alla partita" - ha rivelato il giovane ta-lento (eh sì, mi devo riallenare un po'...) - "giocare in notturna con lo sfondo dei grattacieli di sydney come panorama, ha reso difficile la mia prestazione". Partita tesa, sfiancante, senza fuori, con la palla sempre in gioco. Pim pum pam! Un bucio de c... insomma. Ricordiamo che il fenomeno delle partite sui tetti dei palazzi era già stato introdotto nella capitale da Andrea Rossini. Caro amico del sisotto e altra grande promessa del calcio romano che, per vicissitudini varie, è finito pure lui con l'andare,
appunto, "pe' tetti".
Si conferma cmq la solita storia: in terra d'Australia ci sono sì le location, ma gli attori lasciano molto a desiderare. Ndo giocano giocano, questi nun so' boni lo stesso.


CULTURA

Si preannuncia un periodo di gran fermento per il cervello del bartolino, che fermenta già di suo, ma per altri alcoolici motivi. A Sydney sono in arrivo eventi di gran portata...infatti, se magna.
Da inizio giugno e per due settimane ci sarà il "Sydney Italian Festival". Una manifestazione culturale a 360° (ma non sarà troppo caldo?...) che celebra tutti gli aspetti della cultura italiana. Cibo, vino, teatro, cinema, musica, arte, moda, design, motori. Si attende la partecipazione di Sofia Loren, madrina del Festival, di Stefano Benni in lezioni libere e del Prosciutto San Daniele, il più atteso.
Dal 28 maggio al 7 giugno invece, sarà di scena il "Sydney Writers Festival". Una settimana dedicata a scrittori famosi e in erba che si incontreranno liberamente per confrontarsi e condividere assieme il piacere della scrittura nelle sue mutevoli forme. "Una grande iniziativa il festival della scrittura..." - ha sottolineato il sisotto - "...non ho parole..." (risate forzate del pubblico alla sottile battuta).
Grande attesa inoltre per il 16 giugno, giorno in cui il Dalai Lama terrà un discorso pubblico nei giardini della città. Si suppone che il sisotto si raserà di nuovo a zero lo scalpo per essere in tema con l'evento.
Evento per altro gia' introdotto questo sabato con una mostra epica sul Tibet. Pieno di entusiasmo il sisotto vi si e' recato. Una splendida esposizione di sole 15, e sottolieno 15, desolanti fotografie. Il tempo di constatare che i tibetani in realta' sono dei sardi con con gli occhi a mandorla. Non ci sarebbe da stupirsi se Dallylam (ormai siamo in confidenza) iniziasse il discorso del 16 giugno con un "Carta Mmmusiccca ne' vvuoi?!" e magari svelasse a tutti che in realta' il suo palazzo reale e' sul Gennargentu. Porccca Trrooiaaa! Patagarrosu! Tutti la felicittta' nella vittta perseguirrre dovvvettte!
Evviva il Dalai Sardo!!!


ATTUALITA'

Uscirà a breve la prima campagna pubblicitaria del nostro piccolo capoccione rasato.
E' una campagna stampa per la banca St. George. Un'idea "da banca", niente di che, però c'è quel guizzo sisottesco che al cliente è piaciuto molto. Come opera prima è un buon inizio.
In presentazione la prossima settimana, invece, le idee per Country Energy e PlayStation.


EVENTI

Sabato sera il discolo de Spinacity è stato visto al Telstra Stadium per la partita di rugby Australia-Galles. Si vocifera che fosse in tribuna Vip, per via dell'agenzia che gli aveva regalato i Pass. "Io l'ho visto!" - ci conferma sicuro uno spettatore - "aveva un frigo stracolmo di roba e il televisore per i replay accanto al suo seggiolino!". "Io l'ho osservato bene" - aggiunge un'altro testimone - "era tutto impegnato a degustare i piatti che gli venivano serviti. E tra un assaggio e l'altro, guardava un po' la partita. Ogni tanto cazzarava come suo solito col suo art o col direttore creativo." Anche in Italia ricordiamo che il sisotto cazzarava un po' troppo col suo direttore creativo.....e ora infatti è in australiaaaaaaaa! Che vorrà dire? Che tornerà presto da noi?


INTERNI

Tutto bene.
Caco con regolarità.


Ed ora break pubblicitario.
A tra poco per le notizie dell'ultim'ora.


"Vai sul sito dell' ADCI! O compra la rivista! O leggi il blog! Insomma fai come minchia ti pare, ma non perdere l'occasione di leggere la rubrica dall'australia curata dal siso! Ebbene sì, lo scugnizzo della capitale ha contattato l'associazione dei creativi italiani e ha proposto di fare da "corrispondente" oltreoceano per testimoniare dall'interno il punto di vista down-under alla pubblicità! I membri del consiglio, a quanto sembra, gli hanno risposto che sono ben felici di farlo! E alloraaaaaaaaa....Entra anche tu nel vorticoso cervello del sisotto! Segui la sua storia e i suoi aggiornamenti! Tra pochissimo il primo numero: "Una mente sottosopra"! Non perderlo! Corri in ridicola! A soli 5 neuro e 90!"

Bene eccoci, siamo di nuovo in diretta.


ULTIM'ORA

E' tornato Gianluca dal viaggio sulla costa est con la sorella e il nipotino. Gli ho fatto tre regalini di bentornati...che tenerooooooooone.
Si preannuncia una lunga serata di foto e racconti.
Di fatti, bella pe tutti.

Vi ringraziamo di averci seguito. Alla prossima.
E come disse er gallo alla gallina...
...se beccamo!


Me scappa la Sigla
Pì-ppippì-pi-ri-pìiiiiiiiii
Pi-ppì-pi-ri-pìiiiii

Pi-pìiiiiiiiiii

martedì 22 maggio 2007

Nutella vs. Vegemite



La Nutella sappiamo tutti cos'e'. I piu', pero', non sanno cosa sia la VEGEMITE.
Sembra un parolaccia, lo so. Quasi lo e'.
E' un estratto, concentrato e spalmabile, di vegetali e carne. Un pasta color marrone scuro-scuro, che gli australiani sono soliti adagiare sui loro toast la mattina. Da buon curiosone, ci ho provato anche io. Fa schifo. Loro invece ne vanno pazzi. E' amara, pastosa che in bocca ti si incolla. Sara' pure un concentrato assoluto di vitamina B, ma a mio giudizio non e' commestibile.
Qui la preferiscono di gran lunga alla Nutella. Mi dicono i colleghi: "Si la mangiano i bambini ogni tanto la Nutella, ma in fondo e' solo un concentrato cremoso di zuccheri..noi a colazione adoriamo quel succo di insetti spremuti che e' la Vegemite". E' gia', che buoooooooooona!
Fin dall'odore si capisce che e' poco distante dal grasso delle navi della Tirrenia. E tu, australiano senza storia, mi vieni a dire che la nutella e' solo un concentrato cremoso di zuccheri? Ma di che religione sei? Ma in che credi? Ma ndando vieni? Io bo. Che poi, cari colleghi, ma suonerebbe proprio male: "CHE MONDO SAREBBE SENZA VEGEMITE?". Dai nun se po' senti'. E manco magna'.

domenica 20 maggio 2007

Domenikoreana





Ieri e oggi mare.
Ieri sera sono stato in un posto molto bello. The Basement. Un rinomato locale di Sydney per Jazz&Blues. Una serata brillante. Cantava dal vivo un gruppo che ha ripercorso tutti successi anni 70 e 80, i miei preferiti. Dai Jackson 5 a Lionel Richie, dagli Abba alle Supremes. E che Supremes! Tre patatissime con delle voci impressionanti. Quello che mi ha colpito maggiormente però è stato il cantante. Sembrava quello degli Outkast con la voce di Terence Trent d'Arby. Da brividi. E poi la sala, piena di gente da tutto il mondo. Fusion! Anzi, Confusion! Ho ritrovato i miei passetti inventati e le mie figure alla Tony Manero.
Invece stasera che surprise! Torno a casa e ti trovo i miei amici koreani ai fornelli. Cenone. Ovviamente mi hanno invitato a mangiare con loro, e ovviamente ho detto di sì. Ormai abbiamo molte cose in comune, oltre alle puzzette in libertà. Per fortuna questi non sono scoreani come quelli di prima. Le fanno con discrezione. E sono molto simpatici e carini. Quando torno sono contenti, mi chiedono come sto, come è andata la giornata, se ho bisogno di qualche cosa. Che teneroni. Stasera abbiamo mangiato davvero bene. Devo ammettere che se la cavano in cucina.
C'era un po' tanta cipolla e aglio nei condimenti, ma è il loro modo di mangiare. Lo accetto volentieri, solo che se adesso alito davanti al mac lo squaglio.
Lui sulla sinistra è "Jin Po Son" (Jin, per gli amici). Ma io lo chiamo "Picchio", un po' perché è tenero come un passerotto, un po' perché mi ricorda Picchio de Sisti. Lei è "Jeong-lin Lee" (Diane, in inglese). E' una tipetta acculturata, si vede dall'occhiale. Laureata in architettura, è appasionata di lingua francese. Sì, francese. Come jè venuta sta passione non lo so. Però parla bene. Lui sulla destra è "Jong Hoon Hong" (o come lo chiamano tutti, Rick). Per me invece è Litter Tony. Facile intuire perché. La sera a casa ci divertiamo. Una birretta, patatine e salsette varie. Quattro chiacchiere in Italokoreanfrancinglese. Ci capiamo, devo dire. E da stasera anche sul galateo a tavola. Dato che mi sono arreso al fatto che mangiano col risucchio e sbiascicano a bocca aperta, da questa cena ho cambiato punto di vista. Non più nervosismo per i rumori fastidiosissimi a tavola. Calma siso. Ho deciso di seguire i consigli del Dalai Lama: apriti, mettiti nell'altro, empatia (come se ne fossi sprovvisto). Mi sono superato, dando il meglio di me. Sono tornato duenne e ho cominciato a succhiare la minestra e sbiascicare a bocca aperta. Che soddisfazione. E dopo la birra? Rutto libero. Unico neo, la musica R&B koreana in sottofondo. Passare da Marvin Gaye a Orietta Berti di Seul, in sole 24 ore, non è stato facile.

venerdì 18 maggio 2007

Asilo di venerdi'

Ragazzi, ragazzi, ragazzi!!! Ma il venerdi' qui e' come stare all'asilo!
E' una festa continua! Lo ammetto, mi ero sbagliato sugli australiani nel blog precedente. Ho capito il trucco per farli aprire. La birra! Infatti mo vado sempre in giro con l'apri-bottiglie.
Ma che roba pazzascaaaaaaaaaaa! Innanzitutto sto scrivendo che sono ubriaco. Alle 6.43 dopo 4 bicchieri di vino. Praticamente a lavoro il venerdi' funziona cosi': dopo pranzo e' possibile, per chi vuole, farsi fare i massaggi. Arrivano proprio delle thailandesi professioniste e te mettono sotto. Unbelievable. Oggi pero' ho saltato, ma venerdi' prossimo lo faccio. After the massage, ogni due venerdi' del mese, e oggi era uno di questi, party con tutta l'agenzia. Che per l'occasione si trasforma in un locale lounge. Buffet che sembra Natale, c'avevo gli occhi che mi brillavano. Vino e birra infiniti. Musica chill-out di sottofondo. E' impossibile rimanere da soli. Anche se bevi in un angolino col bicchieretto in mano, viene sicuro una persona a parlarti, pure che non ti ha ancora conosciuto. Sembra di stare veramente in un locale. Ma che posto e'? Ma dove so capitato? Ma quanto me sto a diverti'? Ma quanto e' positivo, sano, brillante, energico, frizzante questo ambiente? Sara' che ora vedo le cose un po' distorte dal vino, ma i massaggi in agenzia non li avrei mai potuti immaginare. Che feeling, che emossione amisci! E poi il calcio balilla! Sopra ce sta il biliardino e la playstation. A proposito, oggi pome, per farmi ancora entrare di piu' nel brief per la camapagna di playstation, mi hanno chiesto, testuali parole: "Simone, ti andrebbe di andare di sopra a giocare un po' con la Play al gioco del rugby? Potrebbe esserti utile per la campagna". Quali piu' soavi parole di venerdi' pomeriggio? Me ce so fionnato! Ho perso contro il computer. Ma vabbe'. Tornando invece ad argomenti seri, questi colleghi pensano che io sia un fenomeno al calcio balilla solo per il fatto di essere italiano. Premetto, io sono una pippa al calcio balilla. Eppure oggi jo dato na scanizza, con il mio compagno di turno, Mike. Detto Michelino (da me...). Questi a pallone nun so boni manco a tavolino.
Cmq qua con chi parli parli, ha una storia interessante da raccontarti. Sono partito con la valigia vuota, e la sto riempiendo di vita...e di vite (visto anche il vino che me so tracannato stasera). E' molto bello vivere un ambiente di lavoro cosi'. Sono contento. Mi sento rinato. Anzi Renato! Sorciniiiiiiiiiiiiiiiiiii! Il triangolo no! Non l'avevo consideratoooooooooooo.......Brigitte Bardot, bardot! Brigitte Peugeut, peugeut! Ajiai carrambaaaa...ajiai carrambaaaaaaaa...
Sorry per l'exploit. Vado a casa. A-E-I-O-U....Ypsilon! Nananana A-E-I-O-U...Ypsilon...
Buon weekend a tutti! E forza Roma!

Insalata spray




Io scrivo e non voglio crederci ancora.
Vabe' che siamo dall'altra parte del mondo, vabe' che l'agenzia e' figa, ma non esageriamo.
E' possibile che per condire l'insalata devo usare l'olio spray???
Eppure in Australia producono degli ottimi olii extravergine.
Ma chi se l'e' inventato? Che bisogno c'era? Boh, so solo che quando condisco me sembra de sta a fa' un murales. La dipingo l'insalata. E' divertentissimo.
A questo punto potevano inventarsi anche il sale avvitabile pero'!
I pomodori invece sono componibili, e le zucchine crescono a matrioshka.
Cmq, io me magno tutto. Ho lo stomaco che e' diventato un laboratorio di restauro. Anche nelle dimensioni, devo ammetterlo. Cicciotto Sisotto!

giovedì 17 maggio 2007

Un po' d'agenzia.













Work & Social updating:

L'ambiente e le persone si confermano stimolanti (non nel senso che fanno cagare...;-).
L'agenzia e' davvero unita. Sono tutti molto attenti, concentrati, disponibili reciprocamente. La filosofia che viene seguita e' quella a me gia' nota della "Disruption". Ovvero il combattere le convenzioni, essere all'opposto dell'atteso. Proprio ora esco da una riunione collettiva su questo approccio alla comunicazione. Ed e' proprio dalle riunioni che ho potuto vedere quanto siano affiatate e unite le persone qui dentro. Perche' sono considerate "persone", ancor prima che "ruoli" in un ufficio. Ogni riunione, interna o esterna, annaffiata da fiumi di birre e delizie varie, vive un'atmosfera di grande comprensione, discussione, argomentazione, proposizione delle proprie idee e delle proprie posizioni. Ogni punto di vista viene ascoltato e rispettato, e da piu' punti di vista differenti nasce l'idea. C'e' grande amalgama tra creativi, planner, account. Parliamo tutti lo stesso linguaggio. E questa e' una rarita' per una agenzia di pubblicita', in cui questi ruoli sono spesso in disaccordo a vicenda. Il motivo di questa complicita' interna credo sia molto semplice. Si parla. To Argue. Si argomenta, ci si confronta. Ed e' infatti il confronto che determina la crescita. Non a caso qui dentro lavorano persone delle piu' diverse parti del mondo. Il tutto e' ovviamento diretto dagli australiani, ma il rapporto australia-resto del mondo e' fifty-fifty. E questo e' bellissimo. Si cresce personalmente mentre si cresce lavorativamente. Scambiando culture, modi di pensare, punti di vista, opinioni. E' un'esplosione di impulsi. E il cervello gira calmo, ma velocissimo. No, non e' un ossimoro.
Le cose girano bene, alla velocita' dell'uomo e non del business nevrotico. Solo ora riesco un po' piu' a capire il senso del "take it easy" e del "no worries" australiani. No problemi, no pensieri, no preoccupazioni inutili. Quello che conta e' il benessere interiore, perche' da quello deriva tutto il resto nella vita. Il mio cervello e' tornato a girare prepotentemente e in modo sano. Idee semplici e immediate. Idee per la pubblicita' e per la mia storia personale. Idee che vengono senza sforzo, in modo naturale. Ora in ufficio, ora al parco, ora a pranzo. Con lo stesso Dave abbiamo un bellissimo feeling (solo lavorativo per fortuna...). Ta-ta-ta-ta! Un guizzo, un lampo, una correzione, una visione, l'idea! E' un processo straordinario. Da ogni parola puo' nascere qualcosa (non tra me e lui...). Perche' c'e' liberta' di pensare, senza pregiudizi. E da parte mia, c'e' anche la soddisfazione di lavorare "testa a testa" con un due volte leone d'oro a Cannes. Un ragazzo umile, che non se la tira, che mi aiuta a scrivere, nonostante potrebbe snobbarmi allegramente o non considerarmi affatto.
L'Australia non e' un paese, e' uno stato mentale.

Ed e' dentro le persone.
A lavoro infatti vige un clima estremamente informale, rilassato, ma non lassista, assolutamente.
I tempi, i processi, le dinamiche. Tutto e' puntuale, organizzato, preparato. Tutti sanno cosa e come devono fare il loro dovere e in che tempi. E lo fanno. Ecco perche' c'e' tranquillita'. Non si perde tempo in cazzate, ma senza essere ossessionati dal lavoro. Come dire: si fa serenamente quello che si deve e che si vuole fare. D'altronde quando un meccanismo e' oliato e funziona bene, ci si puo' permettere di tutto al suo interno. Nel suo piccolo l'agenzia e' un po' come questa nazione a livello macro. Una realta' in cui si ha la piu' completa liberta', all'interno di regole e di norme imprescindibili. Regole non di repressione o di punizione, regole semplicemente basate sul rispetto dell'uno verso l'altro (che dovrebbe essere il principio base di qualsiasi governo, stato, azienda, rapporto interpersonale).

Fatta questa riflessione antropologica, ecco il mio Progress:

eBay - Devono aggiornarci.
Forse la nostra idea sara' usata in Tv come trailer della campagna vera e propria.

Country Energy - La compagnia energetica australiana (come l'Enel da noi). Stiamo facendo l'annuncio stampa e radio.

St. George - Banca per cui oggi ho fatto il mio primo titolo in inglese!!! Yeaahaahahhaha!
Una cazzatona sui prestiti a tasso fisso per la casa. Robbetta, lo so, ma e' il mio primo titolo qui.

Playstation - Faremo un annuncio per il lancio del videogioco della AFL (il "rugby australiano", sport nazionale con regole tutte sue).
La cosa bella e' che l'agenzia ci ha procurato i biglietti per andare sabato allo stadio a vedere la partita dei Sydney Swans. Cosi', dicono, possiamo entrare ancora di piu' nella comunicazione da ideare.

Che dire, qui le cose funzionano come dovrebbero. Si lavora proprio bene.
Per quanto mi riguarda pero', ora che sono due settimane, sento che ancora devo "inserirmi a pieno", mi sento ancora spettatore esterno. Ma credo sia solo questione di tempo, o almeno lo spero.

Peccato solo che alla fine del lavoro con i colleghi facciamo sempre il gioco dell'uva. Ognuno a casa sua. Non hanno l'aperisiso putroppo. Solo lo scorso giovedi' siamo andati a bere una cosa in un locale fashionissimo a Wolloomoloo (un quartiere non distante da casa).
It's a shame perche' mi piacerebbe socializzare di piu', parlare al di fuori. Conoscerli.
Saranno pure calmi e rilassati, ma sono un po' freddini sti australiani.
Me tocca nventamme qualcosa.

mercoledì 16 maggio 2007

Vitelli con le ali










Quelle cose nere sugli alberi, non sono foglie.

martedì 15 maggio 2007

Imoletto dalle mille risorse





Nonno, e' finita l'era della pensione! Finalmente la smettiamo di andare a scrivere memorie giu' in cantina tra una goccetto, un vittorino e un fulvietto. Daje! Torni in servizio!
Ti ho trovato il posto. Ed e' il posto per te.

La domenica pomeriggio, ad Hyde Park, e' facilissimo imbattersi in signori come quelli nelle foto. Sono nonnetti che, forti delle loro esperienze di vita, delle loro idee, della voglia che hanno di sentirsi ancora utili alla societa', si mettono su un banchetto in mezzo al prato a coinvolgere con le loro argomentazioni. Ce ne sono due/tre ogni domenica. Ognuno ad un certo punto posiziona il banchetto dove vuole, sale su e si mette a disquisire. Il tema lo decide lui. E' un vero e proprio oratore, un arringatore del Trasimeno. L'altra domenica, per esempio, uno aveva una targa con cui si definiva "Iconoclasta". Un altro parlava della religione proponendo le sue teorie gesuitico-cristiane. Un altro dissertava di politica. Ma la cosa piu' divertente, oltre loro, sono le persone che si mettono in circolo ad ascoltarli. Vedi la gente inebetita dalle parole di questi nonnetti. Alcuni riescono a radunare intorno una bella folla folta, altri "ipnotizzano" una sola persona alla volta. Ma come je danno! Sono convinti e convincenti. Uno spettacolo messo su in tre secondi. Un nonnetto arringatore, un trespolo e un po' di gente che lo sta a sentire.

Adesso, io dico, e non riesco a trattenermi dalle risate mentre scrivo...hahahahah....immaginate Nonno, allo stesso modo, su un trespoletto, che rincojonisce la gente nella piazzetta della madonnella a Perticano. Riesco chiaramente ad immaginarlo: 15 Agosto, pantalone bejge con cinta marrone scuro e camicia azzurrina. Scarpa nera. Capello bianco pettinato all'indietro. Bilbo Baggins in tenuta da acchiappo insomma. Sediola, o banchettino rigirato, in mezzo alla piazzetta. Porta della Madonnella aperta (e' mezzogiono e cinque e lui ha appena suonato le campane). Con la chiave in mano inizia una filippica di quelle infinite. La gente lo vede, gli si avvicina, lo ascolta, ride, scherza e prende le pizze se gli si fa troppo innanzi. Praticamente attirerebbe piu' attenzione della statua delle Vergine in giro per il paese.
Ma tra l'altro, tutto questo lo fa gia'! Senza problemi! Solo che cosi' avrebbe la licenza del lavoro vero e proprio. E Berlusconi, e Mussolini, e i comunistettacci, e le bimbe, e i francescani al 4^ ordine, e i vigili, e gli indovinelli, e i lividi che ti lascia sulle braccia, e i tedeschi, e il negus (che non ho mai capito chi fosse), e il sughetto agli odori, e il goccetto de vino, e i sinistroidi, e "ise-ise" (easy-easy in perticanese), e tutto quello che ha raccontato da sempre.
Sarebbe troppo, troppo, troppo divertente.
Perche', caro Imoletto, chi ti conosce, ti ama. A piccole dosi.
QUESTO HO DETTO!

I giardini cinesi







Nel bel mezzo di Sydney, un'incantevole oasi di pace.
Mi e' venuta voglia di farmi un giro in Tibet. E' un po' che ci penso.
Vorrei conoscere i modi di pensare, gli approcci all'esistenza dei monaci tibetani.
Sara' pure l'influenza del libro sul Dalai Lama, ma immagino i monasteri tibetani come templi depositari di un sapere senza tempo. I custodi di una saggezza antica, che credo sia una guida per affrontare anche la realta' contemporanea. La filosofia buddhista e' veramente affascinante.
Dharma, tong yen, un insieme di pratiche ancestrali per raggiungere in questa vita un solo fine: la pace dello spirito.
Certo che per essere un approccio filosofico, e proprio filosofi'co.

A un fuoriclasse.




"Sempre al tuo fianco, nell'ennesima vittoria.
Daje frate', per te ora e' la gloria".

Questo volevo scriverti Mi', ma il tuo cavolo di cell non prende mai e il msg non ti e' arrivato.
Fa niente. Quello che conta e' altro.
Ebbene si', il Mirko, ossia mio fratello acquisito, ha vinto il campionato di Eccellenza.
Ha condotto, fiero e prode, il Bassano in serie D per la prima volta nella sua storia.
Era tutta la settimana che ci pensavo a quando avresti giocato domenica. Poi ieri ci siamo sentiti ed e' stata una bellissima emozione sentirti cosi' felice.
Sono contento, sono fiero e orgoglioso di te. Dell'amico infinito che sei. Della persona profonda, sensibile, pulita, intensa, vera, generosa e giusta che da sempre mi accompagna. Ti meriti questo successo, non poteva essere altrimenti. La tua storia sportiva la conosco bene, ed era ora che facessi "quel centimetro per arrivare a un metro".
La tua grinta, la tua costanza, la forza, il crederci sempre, il non perdersi mai d'animo, la tua voglia, la tua determinazione, la tua passione, sono stati premiati nel modo piu' bello. E' un successo che, anche da lontano, condivido al tuo fianco. Come sempre.
Poi ce pensamo a ritorno a daje ggiu' coi festeggiamenti.
Complimenti fuoriclasse.
Nello sport, come nella vita tu, per me, sei un esempio.


P.S.
Certo che quei tre nella foto sembriamo proprio io, te e andrea. hahahaha.
Anche se nel ruolo di Bruce Harper me la batto con Fabio...
Mittttticccoooooooooo!

venerdì 11 maggio 2007

Idea per un libro.

Oggi pensavo alle prostitute. Ma non perche' sono due mesi di pippe che sono qui.
Pensavo alla loro vita.
Quando mi capita di andare a Kings Cross la sera, ne vedo a decine.
Stamattina, cosi' di punto in bianco, ci ho pensato e ho provato a mettermi nei panni di una di loro, a cercare di capire la sua storia, il suo passato, in cosa potrebbe credere, cosa sogna, se le piace, se le va bene cosi', i suoi perche'.
Mi sono immaginato l'odore di soldi sul letto umido e di sesso con gli uomini piu' viscidi.
Il senso di umiliazione, di denigrazione nel sentirsi un pezzo di carne con un foro tra le gambe.
Il sentirsi non rispettata, maltrattata, insudiciata. Il vivere a margini, non solo dei marciapiedi.
E vedo questa ragazza la sera. Sfatta, con la minigonna mezza rotta. I capelli tinti di quattro colori. Gli occhi tristi, persi, inespressivi. Il trucco strabordante, le unghie rovinate, lo smalto graffiato. La vedo fingere di provare piacere. La vedo piangere poco dopo, di lacrime nere.
E mi sono chiesto. Ma dietro questo mostro, dietro questa maschera, chi c'e'? Che anima c'e', che cosa puo' aver vissuto e sofferto quest'anima per trovare in questo corpo trasandato la sua migliore forma di espressione. Perche'?
Me lo sono chiesto perche' forse mi illudo che dentro quest'anima ci sia il cuore di una donna che non si e' persa. Che e' capace di soffrire, di piangere, di sopportare. Ma al tempo stesso di lottare, di non arrendersi, di amare ancora. Si forse mi illudo, forse credo troppo nella forza delle donne. Ma mi piace pensare che sia cosi'. E vorrei scriverci un libro. Si' un libro, su una svergognata puttana fuori, con la piu' grande dignita' di una donna dentro.
Avrei gia' il titolo: "UN CUORE CHE BATTE".
Forse un giorno ne fermo una, mi faccio raccontare la sua storia e poi la scrivo davvero.
Magari poi me la da' in omaggio. Un copia del libro intendo.

giovedì 10 maggio 2007

Poemetto di mezza sera.

Titolo:

STO PIU' INCASTRATO DE ROGER RABBIT

Svolgimento:

Amico, una prece, numme soffri'.
Lo sento da qua, quello che stai a senti'.
C'ho perso pur'io le notti e li di',
e pe' ripiamme, eccome qui'.
Mo nun te dico che devi parti',
ma te parlo cor core, fatte servi'.

Se er nodo che e' dentro, te fa ammatti',
tu prendilo, menalo, fallo mori'.
Guardalo n'faccia, lo devi pati',
che e' l'unica questa la via pe' guari'.

Ma c'e' n'artra cosa, che te vojo di',
apri l'orecchio, stamme a senti'.
Er core de donna e' fatto cosi':
si e' vero che t'ama, restera' li'.
E si nun te ama, c'avra' n'artro chi.

Ma quello che conta, mio caro ami',
pensa pe te, nun te mpazzi'.
Ce vole mpo', pe torna' a gioi'.
Piagni, distruggite, fatica a dormi',
ma presto quarcuno te fara' diverti'.

Ed e' quer quarcuno, che sta proprio li',
e' l'unico essere, che te po' colpi'.
Me chiedi chi sia? Non e' chissacchi'.
Aspetta n'attimo, famme fini'.

Vivite tutti, li crucci ch'hai qui,
fa passa' j'attimi, i mesi e li di'.
Prennete er tempo, pe' poi scopri',
che er primo sei te, che te devi capi'.

Ecco ho finito, nun c'ho artro da di'.
E te manno n'abbraccio, che e' grosso cosi'.

Al piu' grande battutista de S. Giovanni.

mercoledì 9 maggio 2007

First day, eBay.

Subito. Cotta e mangiata. Primo giorno, primo brief. eBay.
L'agenzia ha appena preso il cliente. Le altre coppie ci stanno lavorando gia' da una settimana. Io da lunedi', con Dave (comunemente noto come David) il mio art.
E' bello perche', per la prima volta da quando faccio questo lavoro, mi viene detto in fase di brief "esagerate, sparate alto". Il cliente ha un budget enorme da spendere. Questa infatti sara' la nuova campagna istituzionale di eBay per l'Australia. Direi che e' subito un inizio molto stimolante. Mi sento il cervello riattivato in pieno. Frizzante, elettrizzato, come dire...croccante.
Ma non e' solo il brief. E' l'ambiente di lavoro che stimola. L'agenzia e' proprio bella, mette pace e apre le meningi. Un palazzetto tutto mattoncini, stile New York anni '30. Open space all'interno su due piani. Legno, vetri, acciaio che si intersecano e si sposano giocando reciprocamente con le forme (seguendo il Piano di Renzo). Minimale e accogliente.
Si respira una calma tibetana. Sono tutti tranquilli. Da non crederci. Le cose vengono fatte con calma, senza fretta, senza stress. I processi sono gli stessi di Roma, i tempi anche. Ma il bello e' che e' piacevole passare del tempo qui dentro. E' luminosissimo e le mura divisorie non esistono. E' tutto un unico ambiente. Creativi, digital designer, produzione, web, btl tutti al piano di sotto. Sopra, soppalcati, gli account.
Pure la cucina e' open space, e open bar! Praticamente sto sempre la'. E un punto di ritrovo. Una vera e propria cucina con frighi, banchetti, sediole, fornelloni, mensole, portelli. E sono tutti pieni di robbette. Aggratise! Ma fa solo tost, pizzette....Pizzette?!?! Come queste?!?! E poi lo pulisco io...Si pulisce da solo Sfornatutto. Sfornatutto Delonghi!
Mo ditemi che non vi ricordate il dialogo piu' famoso della storia della pubblicita' italiana.
Cmq, tornando a bomba, con la crema (queste mancano purtroppo). In cucina ogni tanto incontri gente, che ora si prepara un toast, ora un panino, ora cucinicchia, ora un the'.
E' carino. Meeting people. Poi scambi quattro chiacchiere in leggiadria e torni alla luminosa postazione a disquisir di idee ed ideali col tuo art. Mi sento quasi in Parasiso, lavorativamente parlando.
Arrivo la mattina, apro il frighetto, prendo i miei toast con le uvette, li metto a scaldare. Una volta sbrusacchiati, ci spalmo quella meravigliosa creazione che e' il burro di arachidi. Ole'. Succo d'arancia e si parte. E siamo partiti bene. C'abbiamo quattro campagne. Domani l'interna. E oggi ho buttato giu' tutti gli script degli spot. In inglese, ovviamente. Che emozione. E' divertente. Certo, ho fatto parecchi errori, anzi un botto. Pero' c'era Dave che con calma olimpica mi aiutava correggerli. Ed ogni parola o periodo in cui avevo difficolta' era sempre li' pronto a darmi una mano, con estrema gentilezza. Dave e' gay. Non vi dico dove mi dava la mano. Ma non conta. Chiunque qui dentro e' gentile e disponibile. LA FRETTA NON ESISTE. Quando sono arrivato, sono venuti in molti a presentarsi da soli alla mia stanza. E' una sciocchezza ma a me ha fatto piacere. E' sintomo di cortesia e interesse.
E adesso con alcuni e' nato un giochetto che quando li incontro la mattina mi dicono "B-o-n-g-i-o-r-n-oooo Simoniiiii". E io me tajo.
E soprattutto, come dice la saggia Iolla, nei paesi illuminati la diversita' culturale e' considerata una ricchezza, non un peso da sopportare. Sono curiosi, mi chiedono e io chiedo a loro. Imparo parole nuove a ritmo di 20 al giorno, ma me ne ricordo sei o sette. Fa nulla, il sacco linguistico si riempie. A Dave lo massacro "Ma che significa questo? Che vuol dire quest'altro? Come posso dire meglio questa cosa? Perche' voi dite cosi'?". Sembra che cio' tre anni. E lui, come padre Alfio, mi consiglia.
Ora esco, che e' tardi. Sto scrivendo dall'agenzia. Si sara' notato per gli apostrofi infiniti che ho messo. Purtroppo sulla tastiera australiamericana non ci sono le vocali accentate. Non so come fare. Quindi vado di apostrofo, che e' un po' come la mezza manica, non delude mai. Come dice Andreone. Mamma mia quando torno la triade sara' di nuovo in auge. Tutti alla Danesina!
Spero di mettere presto le foto dell'ambientino e di riportare buone nuove dall'interna di domani. Se venerdi' mi trovate a Roma, traete le vostre conclusioni.

domenica 6 maggio 2007

E alla fine è Whybin TBWA Sydney!

"La fine altro non è che un nuovo inizio".

Dopo un'estenuante gara durata un mese e mezzo, che ha visto coinvolte:

BWM
BMF
Clemenger BBDO
DDB
Euro RSCG
Foote Cone & Belding
JWT
Leo Burnett
Love
Lowe Hunt
M&C Saatchi
Morris&Partners
Publicis Mojo
Saatchi&Saatchi
RedCell
The Furnace
Oil
The Glue Society
Y&R ...
...e ...
Whybin TBWA

l'ultima consultata, ha avuto la meglio su tutte le altre e si è aggiudicata il sisotto in erba internazionale.
Come dire, ciò che arriva alla fine, in realtà è un nuovo inizio.

Ma ecco come è andata.
Giovedì scorso (26/4/2007) chiamo per il rotto della cuffia il direttore creativo di TBWA, Garry Horner. Avevo provato a chiamarlo per due settimane, ma non c'era mai. Lo richiamo quel giovedì pomeriggio. Mi risponde e mi dà l'appuntamento per il giorno seguente.
Lo vedo venerdì pomeriggio. Mi fa capire che gli piaccio, ma me ne vado, anche da quest'ultima possibilità, con la solita filastrocca "bravo, bravo, buona fortuna".
Perse le speranze e anche la pazienza, passo domenica notte a scervellarmi su come trovare un altro lavoro per fare più soldi ed andarmene da Sydney il prima possibile per attuare il piano B. Ovvero, girare l'Australia da backpacker prima di tornare alla amata domus perticanensis.
Mi addormento tra i pensieri e i programmi. Mi risveglio con una telefonata.
Sono le 9 del mattino.
"Pronto Simon?" - "Sì?" rispondo con la voce di un cammello impastato. "Sono Garry Horner dalla TBWA" - "Bella pe te" faccio tra me e me ancora assonnato. Un attimo dopo realizzo, saltando giù dal letto. "Potresti venire qui alle 11 per una chiacchierata?".
Mi preparo tutta la mattina, vado lì bello come il sole, spacco il minuto, e cosa voglio di più dalla vita? Un contratto in TBWA.
Il piccolo Garry, mi comunica che uno dei copy se ne è andato, c'è un art director scoppiato e lui ha pensato a me per riaccoppiarlo. Gli dico che sono strafelice, che è un sogno che si realizza e che accetto.
Il giorno dopo è pronto il contratto (n.b. un solo giorno per mettere il fatidico foglio sotto mano ad un nuovo assunto...cosa inimmaginabile in Italia).
Contratto di un anno ma, visto che con il mio tipo di permesso posso lavorare al massimo 6 mesi con lo stesso datore di lavoro, ci accordiamo per tre mesi, estendibili a sei se entrambe le parti lo vogliono. Mi pagano bene, anzi, mi hanno detto che mi danno pure di più perché sanno che sto qui da solo e vogliono aiutarmi (altra cosa inimmaginabile in Italia).
Morale della favola, comincio domani. Lunedì 7 Maggio 2007.
Lavorerò con un art director senior.
Sono contento ed emozionato. E' l'esperienza che sognavo di fare. Ci ho creduto.
Spero di migliorare molto nel mio inglese, soprattutto scritto e di arricchirmi personalmente e professionalmente.
Credo sia un'occasione che merito. Anzi, ne sono convinto.
E' una rivincita che dedico a me stesso.
Non è un punto di arrivo, lo considero un momento di passaggio, di crescita.
Il mio obiettivo è un altro.
Ma sono felice di essermi sacrificato e creato quest'occasione.
Durante questo tempo qui, ho imparato cosa significa l'umiltà.
Cosa significa farsi valere senza scendere a compromessi.
Cosa significa fare qualsiasi tipo di lavoro (guarda post precedente...heheh) pur di mantenersi.
Cosa significa dare valore anche solo a 10 dollari.
E più passa il tempo più mi accorgo cosa significa essere me stesso. Rendere conto solo a me.
Senza dover soddisfare aspettative, senza stare sempre a pensare ai pareri e ai giudizi degli "altri". Sti cazzo di "altri", che non sono altro che una nostra proiezione mentale. Perché, alla resa dei conti, di ciò che fai e di ciò che sei interessa solo a poche persone. Il resto è noia.
Ed è a queste poche persone, e a me prima di ogni altro, che dedico questo piccolo successo.
Che altro non è se non il segnale di un mio cambiamento, dell'aver ritrovato quel valore che per primo avevo messo in discussione: la stima di me stesso.
No, non mi serviva questo evento per dimostrarmelo. Ma lo considero come il segno della fine di periodo "brutto" della mia vita. E contemporaneamente l'inizio di un periodo in cui Simone, meglio conosciuto come Siso, ha ritrovato la sua stima, la fiducia in sè, la voglia di dare, di sorridere, di far ridere e di coinvolgere. Tutto è servito a questo, che è e resta il vero obiettivo di questo mio viaggio.

E a tutto il resto,
a tutti coloro che mi hanno denigrato e messo in discussione come persona, prima che come professionista.
A tutti coloro che hanno sentito l'esigenza di parlare alle mie spalle.
A tutti quelli che mi consideravano inadatto e "furbo".
A tutti quelli si sono finti amici e poi mi hanno giudicato.
A tutti quelli che hanno marciato sui miei sbagli.
Io dico grazie, perché avervi aperto ingenuamente il mio cuore mi ha fatto soffrire nei momenti delle coltellate. E soffrire mi ha dato la forza di fare delle scelte per mettermi alla prova. E mi ha fatto capire cosa e chi conta davvero per me.
Non è uno sfogo megalomane, e non è neanche una vendetta a obiettivo centrato. Perché il difficile inizia adesso.
E' solamente la consapevolezza che anche dall'altra parte del mondo, io i miei obiettivi e i miei sogni li so ancora raggiungere.
Mi congedo con un sonetto:

Ho lasciato che mi pensassero un pupazzo.
Certi mi hanno addirittura dato del pazzo.
Eppure quanti assi ho ancora nel mazzo.
Ed è così, tra un sorriso e un sollazzo,
che io vi dico che io so io,
e voi non siete un cazzo.

Se vedemo a ritorno, preparate l'arazzo.

Altra novità: mi sono fidanzato, con me stesso. E come si sta bene.

Beauty for all!

Ho fatto di tutto per raggiungerlo.

Questo era il massimo.

sabato 5 maggio 2007

Cascate o ruscelletti?













Venerdì 4/5/2007

Ma io dico. 2 ore di viaggio in treno per arrivare a ste Blue Mountains, pubblicizzate a non finire. Pare che stai andàvvedè chissàcchè. Belle, sicuramente. Come se da Roma vai ai castelli. Stessa distanza, ma senza vino e senza fraschette. Uno scenario incantevole, peccato che da tutte le passeggiate e i punti panoramici, vedi sempre lo stesso landscape.
Montagne ricoperte di alberi che affondano in vallate sconfinate, con le "tre sorelle", tre piloni di roccia, a vegliare sul bassopiano. Sembra il gran canyon americano, pieno di verde.
Avremmo fatto 10 km tra i boschi. In qualsiasi punto di luce arrivassimo, c'era la solita vallatona, ogni volta da un punto di vista leggermente, se non minimamente, differente.
Se unisco le foto, ci faccio un puzzle.
Dopo un mese e mezzo, a conti fatti, mi azzardo a dire che st'Australia mi sa un po' di sola.
Non c'è niente, se non immobile e identica natura sconfinata. Grandi paesaggi, a perdita d'occhio. Ma soprattutto a perdita di tempo. E' già la seconda volta che mi fregano co' sti depliant delle meraviglie della natura. E' già la seconda volta che passeggio per 3 ore, vedendo più o meno lo stesso paesaggio, per raggiungere delle meravigliose cascate. Che in realtà si rivelano dei ruscelletti infimi. E' più potente il getto della vasca da bagno di casa mia. Tutto sto popo' di roba, in confronto al sentiero 3 da Tobiolo a Perty, is nothing. Che tristezza. Che delusione. Cioè, mi spiego meglio, non è che sia negativa come esperienza in sè. Gli scenari, le attrazioni, ci sono. Ce la mettono tutta, ma non ce la fanno. Dai, parliamoci chiaro, there's no trip for cats. Nun c'è trippa pe' gatti. Poca robba. Finora. Anche se pubblicizzata alla grande.
Speriamo in meglio. Dalla natura. E dalla pubblicità.