mercoledì 10 ottobre 2007

Manzu di bronzo.

Che mio fratello fosse un geniaccio l'avevo capito da quando e' nato.
Che fosse un concentrato di talento e passione per la regia, il montaggio e avesse un occhio cinematografico sorprendentemente sensibile, l'ho imparato a capire vedendolo crescere.
Che avesse delle doti di narrazione visiva indiscusse che prima o poi sarebbero emerse, e' stato presto sotto gli occhi di tutti quelli che lo conoscono.
Che avesse vinto un Bronzo ai Promax Award di New York l'ho saputo ieri sera.

Mi ha chiamato felice, e felice mi ha reso.
Manu, sei grande. Un grande fratello, per rimanere in tema.
Sono orgoglioso di te, di tutto cio' che sei e che fai. E questo premio te lo sei strameritato.
Sei bravissimo, hai un talento che ho visto in poche altre persone in vita mia, e non lo dico perche' sei mio fratello. Te lo direi anche se non lo fossi.
La tua capacita' di cogliere il carattere e tutta l'espressivita' di una persona con una sola, istantanea inquadratura. Il tuo saper emozionare con le immagini. Taglianodole, montandole, incollandole, amandole. La sensibilita', l'attenzione, la cura, il bagliore negli occhi che che hai quando riprendi. Le incazzature divertenti, la mancanza di pazienza a volte, quel sorriso che ti distingue anche se rimani in silenzio tra 100 persone. Ti vorrei abbracciare forte, ma posso farlo solo con le parole. Sei grande Manu, sei veramente grande. Non sai quanto sia contento di questo riconoscimento per te. Non ce n'era bisogno, ma fa sempre un gran piacere, vero? E' l'ennesima conferma che sei sulla strada giusta. Forse una delle piu' difficili, ma la tua. E la stai percorrendo correndo. Ci crediamo tutti, ed io per primo, che ce la farai, piccolo Spielberg.
Sai, penso tante volte a quando un giorno lavoreremo insieme. Perche' accadra'. Pensiamo un'idea, giu' lo script, ed ecco li' che ti vedo girare uno spot, o un corto, o un video, o un film, con il tuo inconfondibile stile. Si, di questo ne vado fiero. Del tuo stile. Hai 5 anni meno di me, ma molte volte mi hai insegnato, molte volte ti ho guardato ammirandoti. Non te lo ho mai detto credo, te lo dico ora che da lontano non lo posso trattenere. Molte volte ho imparato da te. E non ho mai smesso di sorprendermi. Sono cosi' curioso di vederti e di viverti di nuovo. Ti sento cambiato dopo la mia partenza, diverso, piu' grande, piu' sicuro, piu' sfacciato perche' no, insomma credo tu abbia iniziato a prendere coscienza della bella testa che sei.
Sai, diversi mesi fa, nella lettera che scrissi a me stesso prima di partire, ad un certo punto scrissi questo:

"Sono nato a Roma, il 18 Marzo del 1981. Era un mercoledì, ironia del destino, è lo stesso giorno in cui sto per dare una svolta alla mia vita. Forse il destino esiste allora Simò, non solo le scelte sofferte. Vengo da una famiglia normale, per chi la guarda dall’esterno. Ma infatti dall’esterno sembro normale anche io. Mio papà lavora in dogana, mia mamma nell’amministrazione di una scuola. Mio fratello invece è nato con la telecamera in mano. E’ taciturno, silenzioso, introverso, riflessivo, chiuso. Dall’esterno. Dentro è più profondo di me. Solo che io mi faccio guardare, lui no, lui dice poche cose, comunica con gli occhi, esprime pensieri profondi come fondali marini in poche, concise, chiare, nitide parole. Io e mio fratello siamo agli antipodi. Ma è come la terra. Il nord e il sud sono opposti, distanti, all’esterno. Ma uniti indelebilmente ed eternamente da un nodo, un cuore, uno scrigno, che è nel profondo."

Penso questo, l'ho sempre pensato e lo penso ancora oggi. Eppure da qui ti sento diverso. Forse sei cambiato, cresciuto, non lo so. Anche dalla sola voce, o da come mi scrivi, sento in te una sicurezza che ti fa essere non piu' chiuso ma libero, aperto, vulcanico, senza quel broncio che mi faceva sempre ridere. E ora mi fai ridere ancora di piu.
E hai sempre la telecamera in mano.
I miei piu' grandi e sfacciatamente pubblici complimenti fratellino.
Se penso a quando ci rivedremo, non sto nella pellicola.
Ciao geniaccio.

Per notizia, lo spot che ha vinto il bronzo e' un'idea di Alessandro Canale (mio direttore creativo quando ero in Y&R) per Studio Universal. Il Manu de oro di bronzo ha curato l'editing e il montaggio.

Dedico ad entrambi questo splendido annuncio australiano:

9 commenti:

Emanuele ha detto...

Ho finito ora di asciugarmi gli occhi... Non posso che risponderti cosi: " Ho un fratello... ho un fratello... staremo sempre insieme... fianco a fianco... fino alla fine".

Grazie.

L'AustraloSisotto ha detto...

Come Will e Robin di Lockslay. Ma anche un po' come Gianni e Pinotto. Il Manzu & il Sisotto. Fa rima e c'e'.

Ciao spaghetto.

Bea ha detto...

...e io mi soo asciugata gli occhi detro a Emanuele...mi avete emozionato. Grazie ps tanti complimeti Manu

alemarty79 ha detto...

Che maraviglia, siete straordinari, bellissimi, eccezionali entrambi!
(Siso, msn ci è nemico... skype ce l'hai? Magari con quello riusciamo a comunicare, chi lo sa!). Nel caso, il mio contatto è alemarty79.

Ciao!!!!

L'AustraloSisotto ha detto...

Msn lo sto odiando. A lavoro non mi funziona bene e a casa devono ripristinare la connessione internet.
Cmq si', skype ce l'ho, ma lo posso utilizzare solo dal computer a casa. Quindi per il momento e' inutile, ma dovrebbero sistemare tutto per il fine settimana. Il mio contatto e', ovviamente, sisotto.

Ciao Martina, ops!...sorry, Ale. :)

alemarty79 ha detto...

Ok, comunque ti abbiamo aggiunto ai contatti. Parlo al plurale perchè.. c'è anche Ale qui con me ;-)

Kiss

Marty

L'AustraloSisotto ha detto...

hahahahah...hai dei numeri london chick. ;)

Anonimo ha detto...

CHE GRANDE ONORE CONOSCERVI DA 23 ANNI!LODI LODI LODI AL MANZU KE CON I SUOI VIDEO MI FA TORNARE SEMPRE IL SORRISO!
VI VOGLIO TANTO BENE...
"Grande, yes...grande grande, yes yes"

Emanuele ha detto...

Grazie Francesca!!! :)