domenica 29 luglio 2007

Anche la pancia è sottosopra.


Oggi, domenica 29 Luglio, per la prima volta da quando sono qui non mi sento molto bene. Ho un po' di febbre e mal di pancia. Deve essere qualcosa che ho mangiato, ma sarà anche l'influenza che sta girando a Sydney. L'inverno è passato, si sente già odore di primavera. Le giornate sono calde ma le mattine e le sere sanno ancora gelidamente dire la loro. L'escursione termica è notevole. Ecco spiegati, credo, i miei malannucci. Oggi sarei anche dovuto andare a fare il Candyman. Che peccato. Giorgio, un'altro ragazzo che è venuto qui dall'Italia qualche mese fa, lavora in una 'Caramelleria', uno Sweet Shop. Eh sì, fa le caramelle. Le fa proprio lui, con le sue mani. Una volta sono andato a vederlo e sono rimasto a bocca aperta (così ero già pronto per mangiare le caramelle...). Il bancone è a vista, tutti possono osservare la maestria, poi, nelle stanze poco addietro si possono intravedere i pentoloni di caramello che bollono fumanti. Sembrano alambicchi da alchimista. Il suo negozio è un laboratorio alla Willy Wonka. Dà benessere osservarli mentre versano gli impasti nelle forme, tagliano, arrotolano, mischiano i gusti, guarniscono e confezionano. Tutto lì per lì. E poi, si degusta. Esperienza fragrante. E oggi, dato che gli mancava una persona al banco del mercato di The Rocks (il mercato etnico-artigianale domenicale), ci eravamo messi d'accordo che sarei andato io. Invece, eccomi qua. Quanto rosico. Mi sarei divertito, oltre al piacere di aiutare Giorgio. Ma niente, sto qui a casa 'mezzo-mezzo', che un po' scrivo e un po' vado al bagno (sto facendo un altro tipo di caramelle...). Spero ci sarà una prossima volta, l'idea di fare il Candyman per un giorno mi delizia, è una dolce esperienza da non scartare.

Visto, quindi, che sono a casa, mi va proprio di aggiornare questo mio diario con gli aneddoti di queste settimane.



Due sabati fa (14 Luglio) sono stato a Manly, l'incantevole baja a 40 minuti di traghetto da Circular Quay (il porto di Sydney). Era tanto che non ci andavo, l'ultima volta sarà stato 2 mesi fa, con la fine dell'estate. Sono andato con Amelie, la mia amica francese di vicino Versailles. Lei è una ragazza che ha sangue misto, papà francese e mamma vietnamita. E' una persona molto dolce, sempre sorridente e di buon umore. E' qui a Sydney da un anno e lavora alla CityBank come Business Analyst. Ha uno stile leggero ma allo stesso tempo elegante. E' esattamente come un bel thé in giardino la domenica pomeriggio al sole. Calma, pacifica, culturalmente attenta e curiosa, e poi ha un bel senso dell'umorismo. La vedo sempre volentieri. E' una piacevole e sorridente compagnia.



Anche con Francesco ormai, capita spesso che nei weekend ci vediamo tutti e tre per pranzi, thé o passeggiate.
Quel sabato a Manly è stato così. Sereno e soleggiato. Una chiacchierata lungo la spiaggia con la primavera alle porte. Storie, racconti della propria vita, esperienze, cazzate, interrotte solo dalle onde lunghe che arrivavano a bagnare piedi e rinvigorite poi da una bella cioccolata calda in un baretto sulla riva. Devo dire che la cioccolata calda in riva al mare è stata un'esperienza 'caldo-freddo' stranissima, ma gustata fino all'ultimo cucchiaino. Ho fatto parecchie foto, i colori del cielo e il panorama di Manly si prestano, anzi, più che si prestano, si regalano proprio, all'occhio dell'osservatore e a quello della camera.
E' stato un sabato denso, niente da aggiungere, se non la panna sopra la cioccolata. :-)


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